DEMOZZI: «LA IDD RIBADISCE IL RUOLO DELL’AGENTE DI ASSICURAZIONE “PROCURATORE”»

ll presidente dello Sna rivendica una funzione che col passare del tempo è andata persa. «Prima l’agente poteva personalizzare i contratti. Oggi non ha più neanche il potere di firma…». E bacchetta la categoria…

«La nuova direttiva europea sulla distribuzione assicurativa ribadisce il ruolo dell’agente di assicurazione “procuratore”». A sostenerlo è Claudio Demozzi, presidente del Sindacato nazionale agenti che, partecipando in qualità di relatore a un convegno organizzato qualche settimana fa dalla sezione provinciale Sna di Milano presso il Saint-Gobain Habitat Lab di Corsico (Milano), ha voluto soffermarsi, fra l’altro, proprio su questo aspetto.
«Oggi va di moda sentir dire dalle compagnie, riferendosi agli agenti, che “siamo tutti sulla stessa barca, siamo una famiglia, ci vogliamo bene”. Ma chi ci crede?», si è chiesto Demozzi. «Trenta- quaranta anni fa un po’ era vero, perché l’agente aveva la possibilità di decidere se assumere il rischio, come assumere e quanto assumere, grazie all’ormai famoso “mandato con procura”. Ed era davvero con procura, perché l’agente scriveva le polizze e personalizzava i contratti per renderli coerenti con le esigenze dei clienti. Era un vero professionista, aveva il potere di decidere qualcosa».
Ed ecco il riferimento alla nuova direttiva sulla distribuzione assicurativa. «Nel 2019 la Idd, in sostanza, recepisce tutto questo e ci obbliga a personalizzare il contratto e a renderlo, appunto, coerente con le esigenze del cliente. Al punto che se così non fosse è vietato sottoporlo al cliente. Peccato che nel frattempo quella penna, quella firma, quella procura che avevamo una volta sono scomparse. I contratti che l’agente sottopone al cliente escono dal sistema gestionale dell’impresa firmati dalla compagnia perché, è proprio così, l’agente non ha più neanche il potere di firma».
Demozzi ha fatto anche un “mea culpa” sostenendo che «per impedire tutto questo la categoria ha fatto poco. Lo Sna ha presentato ricorsi al Tar e denunce, ma se dietro non c’è la massa che si ribella a questo esproprio ben poco si può fare…».
Il numero uno dello Sna ha invitato la categoria a cominciare a «non accettare quei mandati che non ci riconoscono più autonomia professionale e che ci tolgono quei pochi diritti che abbiamo. Oggi ci sono compagnie, che peraltro sono state diffidate dallo Sna, che rilasciano mandati agenziali solo se l’agente rinuncia all’Ana. Per questo il Sindacato nazionale agenti si sta muovendo per tradurre il legge dello Stato alcuni diritti sanciti nell’Accordo impresa agenti».

Fonte: [Tuttointermediari.it ]